lunedì 28 gennaio 1974

12-Incontro del 28 gennaio 1944

Incontro del 28 gennaio 1944

Dr. Aboulker: Mi hai consigliato di fare una pausa nel mio lavoro questa settimana. Questa pausa mi ha mostrato che stavo lavorando quel giusto per sentirmi soddisfatto e sottomettere le emozioni negative. Quando non lavoro, ho un sentimento di rimorso; le emozioni negative mi prendono per intero. Per esempio, sono preso costantemente dall'invidia per altri.

Gurdjieff: Non è colpa tua. E' colpa di tua madre e tuo padre. Distruggeremo i risultati di questa educazione.

Lanctin: Ho notato che quando lavoro, allo stesso tempo certe rozze tendenze e desideri, certi appetiti di bassa lega diventano più forti e prendono un posto più importante di prima.

Gurdjieff: In questa stanza ci sono dodici persone. Se volessi far entrare due persone in più, sarebbe necessario per due persone che sono già qui, uscire. E' lo stesso per te. Lo spazio è stato fatto per fare spazio, qualsiasi cosa occupi questa stanza deve uscirne. Se una persona vuole uscire mentre un'altra vuole entrare, si bloccano una con l'altra.

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Essi hanno gli occhi alla porta. Forse tu sei in quella situazione. In questo lavoro non ci devono essere compromessi. A poco a poco, fai spazio. Una persona esce, un'altra entra.

Lecaze: Monsieur Gurdjieff -
Gurdjieff: E' già da molto tempo che sono Gurdjieff.

Lecaze: Questa settimana mi è venuto, molto dagli esercizi e dal lavoro, un certo gusto di me stesso che non avevo mai sentito prima e che mi obbliga ad essere in una parte di me stesso nella quale di solito non sono mai. Questo è stato dissipato perché non so cosa fare con esso; non voglio che si perda ma che mi aiuti ad andare avanti.

Gurdjieff: Devi fermare tutto e fare interiormente quel che si deve fare per il tuo lavoro e che può aiutarti per il tuo futuro.

Lecaze: Ma questo sentimento viene nel momento in cui sto facendo qualcosa di completamente diverso, quando sono impegnato con persone e non posso smettere quel che sto facendo.

Gurdjieff: Non stiamo parlando delle stesse cose della vita. Questo è qualcosa di completamente diverso. Tu devi recitare una parte. Per esempio, tu stringi la mano (saluti) con la mano destra. Non hai bisogno di pensarci.

Zuber:  Questa settimana mi sono trovato in una situazione in cui avrei dovuto sentire rimorso ma di fatto ho sentito solo una leggera fitta che non si potrebbe paragonare al vero sentimento. Vorrei sapere se ci sono mezzi speciali per provare il rimorso.

Gurdjieff: Pensa a tutto quel che hai fatto nella tua vita, tutti i momenti in cui non sei stato come avresti dovuto. Ricorda e allo stesso tempo abbi un sentimento di rimorso.

Solange: Ho notato che ero solita avere un sentimento di rimorso più forte rispetto ad ora che sto lavorando. Avevo sentimenti violenti; Ora essi sono intellettuali. Io giudico le mie azioni ma non sento come ero abituata a sentire.

Gurdjieff: E' una cosa molto semplice. Prima eri abituata a fare un elefante da una mosca e una mosca da un elefante. Questo è come sei di natura. Ora vedi la mosca come mosca e l'elefante come elefante.

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Solange: Mi stupirei se continuassi con il lavoro che sto facendo o prendo qualcos'altro di più adatto alle mie capacità. Mi piacerebbe avere uno scopo nella vita.

Gurdjieff: Il mio consiglio è di fare qualcosa di completamente nuovo, senza alcun collegamento con quello che stai facendo adesso. Meno sei soddisfatta del tuo lavoro, più grande è la possibilità di fare di più. Ricomincia a imparare per il futuro. Una nuova carriera è la cosa migliore per te. Nella vita uno può fare ogni sorta di compromessi, ma con questo lavoro non ce ne sono. Tu devi cambiare la tua intera vita esteriore e ricominciare ancora una volta.


venerdì 18 gennaio 1974

10-Incontro del 18 gennaio 1944

Incontro del 18 gennaio 1944

Mme Dubeau. E' difficile per me separare quello chge sento, cosa è vero, da quello che è immaginario; difficile vedere se quel che percepisco ha una base reale. Per esempio, sembra impossibile nell'esercizio del riempire le mie braccia...

Gurdjieff: Ti ho detto di non aspettarti niente da questo esercizio. E' l'esercizio che ti darà comprensione. Altro verrà dopo. Poi forse troverai possibile capire cos'è la fantasia e cos'è reale. Per capire, è necessario FARE, fare esperienza. L'esercizio ti darà l'esperienza. Questo esercizio fu stabilto secoli fa, prima che esistesse l'Europa.

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Pomereu: Vorrei sapere se il lavoro è compatibile o no con l'ambizione - un desiderio di potere -  nel mondo esteriore.

Gurdjieff: Se ti aiuta con il tuo esercizio, puoi farlo. Per esempio, puoi sempre ammazzare qualcuno. Io ti ho dato questo esercizio categorico: Sii un egoista. Non puoi fare niente al presente. Prima reggiti in piedi solidamente. Dopodiché, puoi fare qualcosa. La tua domanda è astratta.

Pomereu: Si può avere ambizione fuori del lavoro?.

Gurdjieff: Puoi darla a te stesso come compito ma non puoi contare sul successo - potresti o non potresti. Forse può essere compatibile con il lavoro.

Pomereu: Quindi non è necessario provare a distruggerla subito?

Gurdjieff: No. Ma se sorpassa il tuo lavoro vero, se è una debolezza, devi ucciderla. Se lo fai consciamente, puoi tenerla.

Pomereu: Ma se è una cosa fisica...

Gurdjieff: Può essere una cosa fisica, ma non automatica. Datti un compito conscio e portalo avanti, even by inertia.

Pomereu: Come posso sapere se la mia decisione è conscia? Se voglio i soldi, per esempio, è sicuramente per stupidità.

Gurdjieff: Un'altra questione. Quello che hai acquisito con il lavoro non deve essere usato nella vita ordinaria. So long as you have to do with me, tu devi esteriormente recitare una parte, ma interiormente devi imparare a non identificarti mai. Durante il lavoro avvengono tali cose - possibilità straordinarie - non devi usarle mai per la vita ordinaria.

Mme Dollinger: Nel lavoro si può essere aiutati dalla preghiera e come si dovrebbe fare?

Gurdjieff: Puoi pregare solo con i tuoi tre centri, e allo stesso tempo è un esercizio. Quello che mi interessa non è la tua preghiera, è la tua concentrazione con i tuoi tre centri. La tua preghiera non va più lontano della tua atmosfera. (aura) Quando la tua preghiera può andare più lontano dell'America, sarai capace di pregare il Presidente.

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Mme Dollinger: Come si può pregare con i tre centri?

Gurdjieff: Ora devi fare una cosa seria. Impara, per il bene futuro, a concentrarti non solo con un centro ma con tre. Devi pensare, sentire e percepire. Questo è importante. Per questo ci sono diversi esercizi. Puoi pregare, cantare - quello che ti va - ma con tre centri.

Hignette: La regola formulata ora mi lascia stupita. Mi sembra che qualche volta uno non possa aiutare usando certi risultati del lavoro. Sto pensando alla mia classe e come riesco a gestirla adesso rispetto a prima.

Gurdjieff: Quel che voglio dirti è qualcosa di diverso. Non parliamo di quello. Questa è una cosa naturale. Avresti potuto farlo anche senza di me. Ogni anno sei più grande, più pratica. Acquisti esperienza e cambi il tuo modo di fare le cose.

Alain: Qualche volta riesco ad arrivare ad una specie di pensiero che è più chiaro e più grande, nel quale capisco molte più cose. Posso usarlo?

Gurdjieff: Fa il tuo esercizio... Esattamente come si impara a suonare il piano. Prima di tutto, fai molto esercizio prima di suonare un accordo. Ora tu devi fare il tuo esercizio e vivere come prima. Nessuno si deve accorgere del tuo lavoro interiore. Questo è il tuo scopo - non identificarti interiormente. Recitare una parte non è uno scopo ma un mezzo.

Alain: Volevo indicazioni più dettagliate su come non identificarsi.

Gurdjieff: Ogni cosa arriva al suo tempo, è solo necessario praticare. Stai filosofando. Ora il tuo scopo e di non identificarti. Considera le tue azioni passate. Cosa puoi dire di esse imparzialmente? Questo servirà da inizio per il tuo lavoro e riconoscerai che tu eri sempre identificato. Per noi è necessario essere interiormente imparziali. Questo al momento è impossibile. Guardiamo ogni cosa, animata o inanimata, parzialmente. Qui è dove giace la nostra debolezza.

Horande. Signore, mi sento male al momento e sono molto stanco.

Gurdjieff: Te l'ho detto all'inizio, dottore, questo lavoro brucia molta elettricità.

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Horande: Per una settimana non sono stato capace di fare l'esercizio, anche il più piccolo sforzo di ricordare per un quarto o un'ora, perché sono stato intossicato dai risultati che ho avuto. Io penso al lavoro ma non riesco a fare niente di preciso.

Gurdjieff: Non puoi ancora aspettarti risultati. Puoi solo fare gli esercizi.Per essere capaci di suonare accordi occorre molto tempo. Forse ti sei illuso, poi una disillusione. Succede così. Pensa solo al futuro, quando il tuo suonare potrà acquisire diverse qualità e potrai diventare un pianista.

Mme Dollinger: Il mio modo di ragionare qualche volta mi fa pensare che tutto questo è un sogno. Quando non mi sento di lavorare, mi dico che tutto questo non è vero.

Gurdjieff: Hai molti cani in te. Come "Mr. Gurdjieff" non ti posso aiutare, ma solo come dottore. Ma io non ho l'abilitazione in Francia. Accetto solo pazienti inglesi e americani.

Mme Dollinger: Allora potrei proprio arrendermi.

Gurdjieff: Devi superare questa crisi. Ora se hai riconosciuto la tua nullità, puoi prendere una vera decisione per cambiare qualcosa. Se io avessi una pillola per calmarti, non te la darei. Devi ringraziare la natura per l'inizio di questa crisi, e che sia cominciata così presto. Philippe ha una crisi come quella due volte l'anno.

Denise: La sincerità è compatibile con la spontaneità?

Gurdjieff: Possono andare insieme, ma è desiderabile che non lo facciano. La spontaneità non è controllata. Non devi essere sincera con gli altri, ma con te stessa. Non devi fidarti di nessuno, nè sorella nè fratello. Devi essere sincera con te stessa. Se sei sincera con un altro, metti in tavola tutte le tue carte. Lui si siederà sulla tua testa. Questa sincerità è una malattia. Forse non hai dentro niente, ma gli altri si immaginano che tu abbia qualcosa. Lasciaglielo immaginare.


11-10bis-Incontro di Giovedì 18 gennaio 1944

Meeting of Thursday, January 18, 1944

Mme Dubo: It is difficult for me to make a separation between that which I feel and that which is real, on one side, and that which I feel and that which is imaginary, on the other side.
Gurdjieff: The Doctor is a very good specialist for these things, Phillippe, explain; help this poor woman.

Phillippe: In a state of tranquility one does not confuse. It is necessary to remember this state...

Mme Dubo: But, for example, in the exercises it is difficult for me to see if that which I see has some real basis. For example it seemed to me impossible, in the exercise, to fill my arms.

Gurdjieff: I told you never to wait for this exercise. I told you to expect nothing from this exercise. It is the exercise that shall give you understanding. Something else after ...And then perhaps it will be possible to understand that which is fantasy. Do you understand?

Mme Dubo: A little.

Gurdjieff: In order to understand, it is necessary to "do", to have experience. These
exercises shall give you this experience. These exercises were established for some centuries, even before Europe existed.

Pomereu: I would like to know if the work is compatible with ambition, a desire for power, on the external plane?

Gurdjieff: If that helps you in your exercise, you may do it. For example, you may kill someone. I have given as unrestricted advice; be egotistical. You can do nothing. You must first put yourself on solid footing. Then you could do something; your question is abstract.

Pomereu: It is not exactly what I wanted to ask. Can one have an ambition exterior to the work?

Gurdjieff: You can set it as a task, but it is not necessary. It may come and it may not come. It is, perhaps, compatible with the work

Pomereu: It is not necessary then to try to destroy it as early as now?

Gurdjieff: Not necessary. But if this disturbs you for serious work, you must kill it. If you can do it consciously, you may keep it.

Pomereu: Ma se è una cosa fisica?

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Gurdjieff: It can be a physical thing but not an automatic thing. Set yourself a conscious task and execute the same by means of inertia.
Pomereu: How can I know that my decision is conscious? If I want some money, for
example, it is certainly for the sake of greed.

Gurdjieff: Different question. That which you have acquired through the work, you must not use in external life. As long as you have to do with me, you must externally play a role, but internally learn never to identify. During the work there come those things; some extraordinary possibilities. Never use them for external life.
Mlle Dollinger: Gurdjieff, can one be aided in the work by prayer, and how can one pray?

Gurdjieff: Now it is necessary to do a serious thing. Firstly it is necessary for the future, concentrate not only with one single center; but all three. You must think, feel, and refeel. This is important. For this different exercises; pray, sing, and even masturbate. (Boby laughs) Why do you laugh? When one uses a strong expression in order to make you understand, it is never bad taste. I use the word "Merde" or the word "masturbation" because they are already fixed in me. I can use them without searching for them. One of the words in my dictionary, Mme de S. doesn't like: "dessaler" - (to soak the salt out of). I can speak very freely sometimes with strangers.

Hignette: The rule explained just a moment ago causes me doubts. It seems to me that sometimes one cannot not use certain results of the work. I am thinking for example, of my class that I hold quite differently from last year.

Gurdjieff: I wish to speak of a different thing. We have not spoken of that. That is a normal
thing. You would even have been able to do it without me. Each year older,
more experienced.
Alain: I sometimes succeed in finding a thought more clear, bigger, from which I
understand many more things. Can I make use of them?
Gurdjieff: Do only your exercises.
Alain: I am there as before a wall…
Gurdjieff ..- Do it as an exercise. Exactly as playing the piano. First one does many exercises
before playing a melody. You must do exercises and live as before. No one must
notice that you work internally. It is your internal goal or aim to not identify. To play a role is not an aim or goal; it is a means.
Alain: I would have wished a little more invariable rule for not identifying.
Gurdjieff Everything comes in time and one must practice only.
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Alain: :
Gurdjieff You are philosophizing now. I said that our aim now is to not identify. Examine
your past manifestations. What can you impartially say about them? That will
serve you as clue for your work. You find out that you did not identify yourself in
looking at your past manifestations. It is necessary for us to be impartial
internally. Impossible for the moment. Each animate or inanimate thing, we look
at them always partially. That is our weakness. It is not necessary to look for a
new means as an aid. You must acquire it.
Orande: Monsieur, I am actually in a bad situation.
Gurdjieff . First, Doctor, I told you; now much electricity
Orande: For a week I have not succeeded in doing my exercises, even a simple recalling of
a quarter of an hour, because I am guided by the result obtained ..........I think
about
the work but I never succeed in making a determined effort.
Gurdjieff: You cannot as yet expect a result. As yet you can only do exercises. To play
melodies, it takes a long time to do this. You have perhaps an illusion, then a
disillusion, it is thus that it comes. This state comes when a man is enlightened or
disillusioned. You must only think of the future. You can become a good
musician. You must do only exercises. Later you shall be able to have a different
quality of play.
Mme. Dubo: My way of reasoning makes me think sometimes that all this is a dream. When I
have not the desire to work, I tell myself that all this is not true - that it is the fruit
of imagination.
Gurdjieff: You have many "bitches' in you. As "Monsieur G.", I cannot help you. But only
as a doctor. But I do not have the right to practice in France. I take care of only
English and American patients.
Mme.. Dubo: Then I can only give up.
Gurdjieff: You must pass this crisis. Now if you have recognized your nothingness, you can
take up a real decision to change something. If I had a god-daughter to soothe
you, I would not give her to you. One must thank nature that this crisis has begun,
and that It has begun also fast. Phillippe has a crisis like that two times a
year. You now work for me. When the war is finished, I shall give you a good
cheque. Even with American "noughts". Have confidence in me.
Denise: Is sincerity compatible with spontaneity?
Gurdjieff: They can go together but it is desirable that they do not go together. Spontaneity
is not voluntary. One must not be sincere with others but with oneself. You must
not have confidence in anyone, neither in your sister, nor in your brother. You
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are sincere with yourself. If you are sincere with another, you lay all your cards
on the table. He will perch on your head. This sincerity is an illness. Perhaps it's
that you have nothing inside, but the other imagines that you have something.
Leave it to fancy.
Mme Dubo, what were your associations, why did you laugh?
Mme Dubo: I cannot tell.
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mercoledì 16 gennaio 1974

09-Incontro del 16 gennaio 1944

Incontro del 16 gennaio 1944
(Viene descritta a qualche allievo la seconda parte dell'esercizio 1, e qualche persona nuova è interrogata e consigliata.)

Gurdjieff: Piccolino, qual è la tua domanda?

Luc (ndT, probabilmente Luc Dietrich lo scrittore, piccolino si riferisce alla sua corporatura. Morirà nell'agosto del 1944 a seguito di un'infezione causata da un bombardamento americano. Celebre l'episodio di Gurdjieff che gli porta le arance all'ospedale, sul letto di morte): L'esercizio che consiste nel richiedere al corpo la sostanza necessaria a portare sul viso espressioni di bontà, giustizia, onestà, imparzialità e intelligenza, mi ha portato a riconsiderare ognuno di questi termini e particolarmente l'onestà. Qual è la relazione dell'onestà, l'equilibrio tra quello che si prende e quello che si dà in cambio? Ho avuto molta soddisfazione quando guadagnavo poco e sono imbarazzato ora in una situazione più comoda e facile.

Gurdjieff: Ho già capito la tua domanda. vai avanti.

Luc: Mi sento in dubbio sulla mia onestà, anche se dessi via tre quarti dei miei soldi. Io voglio che la mia vita sia fondata su princìpi tali che i miei mezzi di sostentamento siano purificati.

Gurdjieff: E ora, vuoi formulare la domanda?

Luc: Da cosa si può sentire di essere onesti?

Gurdjieff: C'è un principio, un criterio: Quando hai dato a te steso la parola di fare qualcosa e l'hai fatto, hai un certo sentimento di soddisfazione. E' questo sentimento di soddisfazione in te stesso che ti mostra che sei onesto. tu capisci questo sentimento?

Luc: Sì. Ma ora nella mia vita di ogni giorno devo usare trucchi uno dopo l'altro e questo mi fa rivoltare.

Gurdjieff: Quella è la vita esteriore. Tu fai questo per loro. Ho già detto che adesso devi essere un egoista assoluto, un buon egoista. Per il bene del tuo futuro altruismo. Oggi non puoi dare molto agli altri, e se provi a farlo, non sarai capace di cambiare te stesso, rimarrai quello che sei. Devi fare il sacrificio di dare a un altro. Ma devi dare a te stesso la tua parola che in futuro la ricompenserai dieci volte. Così puoi promettere. Ho due indizi, due princìpi; soddisfazione in te stesso e promettere di ripagare molto di più in futuro. Esteriormente, si recita la propria parte, secondo quello che richiede la situazione, e interiormente non ci si identifica. Se stai lavorando interiormente la natura ti aiuterà. Per l'uomo che sta lavorando, la natura è una sorella di carità; gli procura quello che gli serve per il suo lavoro.

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Se hai bisogno soldi per il tuo lavoro, anche se non fai niente per procurarteli, i soldi ti arriveranno da tutte le parti. In un altro caso, la natura taglierà tutte le risorse di un uomo se è necessario al suo lavoro. (A Simone) Capisci? Per esempio, dovevi avere dei soldi una certa sera, avresti voluto andare al caffè ma non ne avevi, sei rimasta a casa e hai lavorato. La natura è più intelligente di te; conosce meglio di te quali sono le condizioni migliori per il tuo lavoro; e se tu lavori, la natura richiama spiriti consci che prepareranno per te le condizioni di cui hai bisogno. Per l'uomo ordinario, per l'uomo che non lavora, non c'è altro tranne il destino. Ma per l'uomo che lavora, la natura gli dà attraverso spiriti consci tutto quello di cui ha bisogno.

Philippe: Quello che ha appena detto mi ha dato di più di tutti gli esercizi. Sento in me in questo momento che spirito è. Sento una vita in me. Come se capissi quel che devo fare. Devo salire la mia "scala". Devo intraprendere gli obblighi, dare la parola a me stesso su piccole cose, non quelle grandi che sono troppo lontane per me.

Gurdjieff: C'è una legge che è formulata molto semplicemente. Un uomo deve mantenere la parola data; in ogni caso, qualunque cosa succeda. E' un comando assoluto. Se hai dato la tua parola di venire a trovarmi a una certa ora, anche se ti tagliano a pezzi, ti uccidono, tu devi venire. una cosa piccola ma forse è collegata con molte altre cose che non conosci. Se tu non vieni, ti potrebbe costare un milione di franchi. Sposterò l'appuntamento che ho dopo il tuo e questo renderà necessario cambiare qualcos'altro e così di seguito in una catena di eventi che non puoi prevedere. Se non si trasportano piccole cose, poi non si potranno portare grandi cose. Con le grandi cose è facile; esse sono lontane e ti riguardano solo di tanto in tanto, quando ti va. Ma le piccole cose sono vicine a te tutto il tempo, che tu lo voglia o no. Prova una volta a darti la parola su una piccola cosa. Non su tutto, perché una promessa deve essere mantenuta e devi sapere che sei capace di mantenerla. prendi una piccola cosa che puoi fare.

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(Dopo aver pranzato Gurdjieff: rimprovera "T" per non aver adempiuto bene i suoi doveri, i suoi obblighi come direttore del pranzo.)

Gurdjieff: E' una piccola cosa, ma se si capisce come si devono dirigere i propri affari nella vita, è una grande cosa. Non c'è un aspetto solo, ce ne sono sette. Se hai sette affari e ne fai uno bene, gli altri sei possono andare bene automaticamente. Ne trascuri uno, anche se per la prima volta in vita tua, il risultato è cattivo. Per esempio, se tu intraprendi l'obbligo di dirigere il servizio, devi dirigere tutti i dettagli. Dimentica ogni cosa, perfino il tuo dio, per controllare tutti i dettagli con esattezza. Se tu sei il direttore, non esiste niente tranne quello, anche se hai affari da milioni. Li devi dimenticare. Fai al meglio quel che hai da fare. Quando i tuoi affari varranno milioni, li tratterai allo stesso modo. Non guardare solo un aspetto, ma sette, e tutto andrà bene. Se un aspetto non è buono, niente è buono. Abituati a fare bene tutte le cose contemporaneamente, e in parallelo con questo, imparerai a fare bene ogni cosa. Tu sei qui, tu sacrifichi ogni altra cosa. Tutta la tua presenza, tutto il tuo pensiero, tutte le tue associazioni devono essere indirizzate alle faccende che costituiscono il tuo lavoro. Se fai bene quel che devi fare nel wc, farai bene anche quel che devi fare in chiesa. Se non fai bene quel che devi fare nel wc, non farai niente di buono neanche in chiesa. Nelle cose ordinarie della vita devi compiere tutti i tuoi obblighi, pensa ad essi perfino due o tre settimane prima e non sbagli mai. tu hai il tempo. Pensa ogni cosa. Prepara ogni cosa; stai sempre perdendo tempo. Con una tale organizzazione interiore, un uomo non andrà lontano.

Domanda: Posso fare una domanda?

Gurdjieff: Perché fai di una mosca un elefante? Se hai una domanda, falla. E' la mia specialità parlare, parlare, parlare. Aiutatemi a fermare la mia macchina del parlare. Fai la tua domanda.

Domanda: (Chiede a proposito della sua ricerca di Dio, i suoi dubbi e le lotte.)

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Gurdjieff: Ho già risposto a questa domanda quando qualcuno mi ha chiesto la stessa cosa. Ho detto: se non hai un ideale, se non credi in Dio, allora tuo padre, tua madre, il tuo maestro possono servirti come ideale.

Domanda: Io ho un ideale, sono sempre stato cattolico. Ma non vedo più Gesù Cristo nello stesso modo.

Gurdjieff: All'inizio il cattolicesimo era molto buono, ma non più tardi. Hanno cercato mezzogiorno alle due; hanno diluito ogni cosa. All'inizio era superiore alla religione Ortodossa e a tutte le altre.

Domanda: Non posso riconquistare la fede della mia infanzia.

Gurdjieff: Non è necessario. Hai perso quella possibilità. Non sei più un bambino, sei grande ora. Devi avere logica e non cercare automaticamente. Avere contatto diretto con Dio è impossibile. milioni e milioni di non-entità vogliono avere relazione diretta con Mister Dio. Questo è impossibile. ma puoi avere una relazione diretta in questa linea. Quel che fai qui, per esempio, ha cambiato il tuo ideale interiore - da quando hai preso parte alle nostre conversazioni? (Sì) Quindi forse tu hai fiducia nella persona che dirige qui? (Sì) Quindi lui può servire da maestro momentaneamente.

Domanda: Questo non mi soddisfa appieno. Io voglio qualcos'altro.

Gurdjieff: Allora fai un programma. Tu non hai quel che vuoi. Voglio che tu capisca che il tuo prossimo - padre, madre, maestro - può servire come tuo ideale al posto di Dio. Il vero dio, dimenticalo. Così come sei, non potrai mai avere rapporti con Dio. Crescendo, potrebbe essere, ma tu sei uno tra milioni di non-entità. Nel mentre, prendi un ideale che è sempre il più vicino e poi tu puoi pregare Dio, perché anche questa persona ha un ideale, questo ideale ha a sua volta un ideale, e così via. Dio è così lontano, ci sono molti stadi prima che tu lo raggiunga, non pensare a lui. Il tuo ideale sarà il tuo dio. Dopo puoi avere un altro ideale.

Mme de Salzmann. Dio è troppo lontano. Tu sei troppo piccolo per avere diretto contatto con lui. Solo chi è immediatamente sopra di te può essere dio per te. E' un dio chi a sua volta ha un dio. E' una scala, c'è sempre qualcosa al di sopra. Ogni grado (scalino) ti porta ad un altro e tu ottieni la tua risposta dalla stessa catena.

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Gurdjieff: Non puoi pregare direttamente Dio. Tu lo immagini, ma sprechi il tuo tempo. E' da questo che proviene la psicopatia. Come un monaco. Egli dice direttamente, "Dio". Lui manipola così (gesticola) e sessant'anni dopo muore come un cane senza aver mai ricevuto niente. Voleva Dio direttamente. Nessuno Lo ha visto, per la legge dei contatti è rigoroso. Questa legge esiste ovunque. Cercherai il tuo dio quando ti sentirai guidato nella giusta direzione, su una buona strada, per esempio da Mme de Salzmann. Quindi lei sarà il tuo dio. Lei non è Dio, ma sarà il tuo primo grado; puoi avere contatto con Dio tramite lei; fai che tutte le tue preghire e buone manifestazioni passino da lei e questo farà contatto con il grado successivo. Poi un terzo grado e finalmente è possibile che la tua preghiera raggiunga il vero Dio. Esattamente come il telegrafo; un messaggio a un parente nella campagna vicino a Lione. Prima da Parigi a Lione; poi a un'altra città, poi al villaggio, poi alla casa del parente. Da regolamento, è per questo che ci vuole tempo.

Domanda: (Questa domanda chiede delle "ingiustizie")

Gurdjieff: Tu sai che la "Giustizia" è una grossa parola - è una cosa grossa nel mondo. Le cose oggettive non sono piccole come microbi, esse vanno in accordo alla legge, come la legge le ha abituate ad andare. Ricorda: come semini, raccogli. Non solo le persone raccolgono, ma anche famiglie e nazioni. E' spesso accaduto quello che accade sulla Terra venga da qualcosa che fu fatto da un padre o un nonno. I risultati convergono in te, il figlio o nonno, sei tu che devi regolarli. Questa non è ingiustizia, è un grande onore per te; sarà un mezzo che permetterà di regolare il passato di tuo padre, nonno, bisnonno. Se ti accadono disgrazie in giovinezza, significa che qualcuno le ha portate - per questo devi raccoglierle. Lui è morto, è un altro sulla Terra che raccoglie. Non devi guardare a te stesso egoisticamente. tu sei un collegamento nella sedia del tuo sangue. Sii fiero di questo, è un onore essere questo collegamento.

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Più sei obbligato a riparare il passato, più avrai rimorso di coscienza. Avrai successo nel ricordare tutto quello che non hai fatto come avresti dovuto nel tuo passato. Quelle cose che hai fatto contrarie alla GIUSTIZIA hanno mortificato tuo nonno. Quindi puoi avere dieci volte più rimorso di coscienza e il tuo valore aumenterà in proporzione. Tu non sei una coda d'asino. tu hai responsabilità, una famiglia. tutta la tua famiglia, passata e futura, dipende da te. La tua intera famiglia dipende dal modo in cui tu ripari il passato. Se tu ripari per tutti, è buono. Se non ripari per nessuno, è cattivo. Tu vedi la tua situazione. Logicamente, vedi cos'è la Giustizia? La Giustizia non si occupa dei tuoi piccoli affari, debiti non pagati, è occupata con grandi cose. E' idiota pensare che Dio pensi a piccole cose. E' lo stesso con la giustizia. La Giustizia non si occupa di quelle, allo stesso tempo, sulla Terra nulla è fatto senza di essa. Cerca i motivi. Tu sei obbligato ad avere una posizione di responsabilità nella linea del tuo sangue; devi lavorare molto per riparare il passato. E' difficile comprendere tutto in una volta.

Domanda: (Un uomo dice di non poter lavorare bene, non poter fare niente di sua soddisfazione, è disturbato dalla coscienza.)

Gurdjieff: E' impossibile far questo tutto in una volta, si deve cercare. Comincia con cose piccole. Quando ti svegli, ricorda coscientemente di mettere prima il calzino sinistro, al posto di quello destro, ricordando te stesso. Lava prima l'orecchio sinistro, non quello che sei abituato a lavare per primo. Fai un programma, sempre che qualche mosca o qualcosa del genere appaia a impedirti di attuare questo programma. Ma anche se fosse è un fuoco, fai quel che ti dico. Poi quando uscirai in strada, invece di guardare alla finestra a sinistra la bionda che ti interessa, guarda verso la finestra a destra la brunetta. E così via. Se non riesci a fare questo, non parlarne più. Se lo fai, puoi fare ancora domande, e io risponderò e spiegherò un migliaio di dettagli in più.

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Domanda: Alla base delle mie emozioni negative ci sono due cose: da una parte, l'opinione che ho di me stesso, e dall'altra una certa paura. Se ho successo nel ricordare la mia nullità, l'opinione di me cambia e non mi ostacola più, ma cresce la paura e cresce l'emozione negativa e mi impedisce di resistere. Non ho trovato un mezzo per lottare contro la paura.

Gurdjieff: Si deve decidere. "Tutto o niente". E' semplice, tutto o niente. Se tu comprendi la tua passata nullità, poi decidi; o vuoi trasferire questa nullità dentro qualcosa, o morirai. Se tu decidi, tutto o niente, dopo di questo la tua paura sarà meno importante. Se decidi di morire, allora è un'altra questione. Non sei spaventato? (No) Allora la paura è nulla. Questo è il mezzo per liquidare la tua paura. Quello che hai detto prima riguardo la tua opinione di te stesso è fou-four. Già tuo padre era fou-four. Allora che opinione vuoi avere? Tu sei una non-entità, merde. Devi capirlo. Oggettivamente che opinione puoi avere? Tu non puoi fare nulla. E' tutta immaginazione. Non puoi neppure fare una sigaretta. Devi decidere nel campo della tua nullità. Il tutto o niente può finire la tua paura. O qualcosa succederà o morirai come un cane. Non dovresti esistere come sei. Sei una sorgente di male nel mondo, per il tuo prossimo e per tutti. O cesserai di essere una tale sorgente per acquisire una vera individualità, reale non di fantasia, o morirai. Hai capito? E' una nuova "Giustizia", ha un altro abito. Una cintura e anche un cappello - un cappello alto.


domenica 9 dicembre 1973

08-Incontro di giovedì 9 dicembre 1943

Incontro di giovedì 9 dicembre 1943

Lettura: I Santi lavori del Santo Ashiata Shiemash.

Cena.

(Scherza con Miss Gordon e Boussik sullo sbucciare uva secca.)

Hignette: Signor Gurdjieff, mi piacerebbe farti una domanda.

Gurdjieff: Scusami, puoi aspettare? Vorrei dire qualcosa a quel signore (Indica Jacques Baratier). Oggi posso verificare qualcosa. Io lo conosco, l'ho visto più di una volta e allostesso tempo non sono sicuro che sia lui. Non mi è mai successo. Io fotografo le persone. Ma nella mia testa questa foto di lui era solo trasparente e per parecchi giorni mi sono detto: “Perché questo". Oggi ho capito.

Baratier: Perché, signor Gurdjieff?

Gurdjieff: Ho visto là tuo fratello; non sapevo che fosse qui. Ho creduto che tuo fratello fossi tu e tu fossi lui. Non ho fissato tuo fratello. Ma oggi vi vedo indipendentemente, uno a sinistra, l'altro a destra: non avete niente in comune esteriormente, ma nell'essenza siete simili. Si può scommettere che è lo stesso padre. Perché ridete tutti? Quel che ho detto è molto normale. Ha! È abbastanza. Oggi è giovedì e allo stesso tempo, un giovedì che comincia in modo nuovo. È il giovedì di una sequenza di giovedì che saranno di nuova qualità. I giovedì di prima sono morti. Non potremo più ricominciare. È una qualità diversa di giovedì, con più dettagli. Tra gli altri, per questo giovedì, parecchie persone mi hanno detto: "Non posso rispettare la condizione, che era stata stabilita, di interessare e portare sette persone al lavoro". Ho posto come condizione che sarebbero venuti di giovedì solo quelli che speravano di essere capaci di portare e interessare sette nuove persone, senza spiegare loro niente di strano riguardo le idee, interessandole solo con le idee, le mie idee, con quello che ha studiato qui, fatto qui, gli strumenti che gli abbiamo dato e nient'altro. Sette persone in sei mesi. Questa era la prima condizione. E certuni mi hanno fatto questa domanda: e io rispondo che è un idiota chi mi chiede questo. Non è questione di portare sette persone in sei mesi;se veramente uno interessa una singola persona a venire, questa persona può aiutarti a portarne quattordici. Non è difficile. Non è una questione di sette. Basta una per cominciare. Solo che deve essere una persona che sarà stata veramente avviata, ben iniziata, che si può interessare alle nostre idee. E automaticamente sarà capace di assisterti, poi tu sarai, tu, come un presidente francese - che è come dire, non avrai niente da fare. Non farà niente. (a Hignette) Ora, mia cara, cosa desideri?

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Hignette: Mi sento troppo calma e troppo felice; senza il desiderio di continuare, come acqua stagnante. E ancora, ho sentito che devo fare qualcosa. Ho scelto un compito intellettuale e primitivo, e specialmente in condizioni spiacevoli. Ora mi sento estremamente stanca. In più, non si accorda col mio lavoro. Vorrei dormire venti ore al giorno se potessi. Vorrei sapere, ora come diminuire il mio compito, non ne ho più la possibilità e non lo voglio, ma come sopportarlo meglio e riposarsi meglio?

Gurdjieff: In generale il tuo lavoro procede bene?

Hignette: Intellettualmente, sì.
Gurdjieff: Allora, se sì, fai una cosa sola. Il riposo te lo sto per dare. Sto per darti delle pillole da prendere due volte al giorno, al mattino appena sveglia, e la sera quando vai a letto. Ma tu, da parte tua, ogni mattina quando ti alzi, lavati con acqua fredda, poi ti riscaldi facendo ginnastica. Fai solo questo. Questo cambierà ogni cosa in tre giorni. E vedrai che la tua fatica era immaginaria. Come puoi essere stanca? Sei ancora giovane; non hai consumato le riserve degli accumulatori. È psichico. Fa questo: lavati, asciugati bene e prendi le tue pillole. Se non senti niente in tre giorni (niente il primo giorno ma già meglio il secondo, e il terzo, bene) puoi venire a casa mia e sputarmi in faccia. Una cosa somma a questo la fatica; un'ossessione intermittente. È o speranza o rammarico di una persona della quale posso solo pensare, e che occasionalmente durante qualche ora. Non c'è quindi niente da spiegare; devi fare quello che ti ho detto. Ma allo stesso tempo, giustamente, queste cose richiedono una spiegazione che può servire al mondo intero; quindi la spiego per te e allo stesso tempo per tutti. Tu ricordi che dico spesso che devi essere interiormente libera. Tu capisci cos'è essere liberi. Non identificarsi con niente. La parte più importante della nostra schiavitù dipende da fattori cristallizzati in noi e che sono relativi agli estranei, alle relazioni con persone non familiari a noi. E, per essere capaci di essere liberi,  il primo lavoro nelle scuole esoteriche di tutti i tempi comincia esattamente con questa questione: "Decristallizzare tutti i fattori che sono consentiti dalle relazioni con altri" (eccezion fatta dei fattori cristallizzati che sono concernenti con persone dello stesso sangue, padre, madre, sorella, fratello, eccetera… è lo stesso sangue, la stessa famiglia, i fattori devono continuare). Ma tutti gli altri fattori devono essere decristallizzati; devi essere un assoluto egotista. Tutto l'amore, tutto il rispetto per chiunque possa essere devi liquidarlo; è necessario che l'amore sia trasformato in odio. Devi influenzarti particolarmente e lavorare al fine di non avere mai un'intima unione con alcuno. Non devi né amare né stimare interiormente, né avere alcuna simpatia o antipatia. Dico interiormente, non esteriormente. Esteriormente devi recitare una parte. ma non interiormente. Chiunque sia estraneo a te, devi rifiutarlo, tranne le persone dello stesso sangue. Lotta in tutti i modi. Conosci te stesso meglio di me; sai come influenzarti e quali pensieri e sentimenti sono necessari per resistere al fine di decristallizzare questi fattori. --------------------------- 14 
Quindi comincia e, se vedi che non puoi, ti aiuterò e ti dirò cosa devi fare. La vertà rimane la verità. Tutti quelli che sono coinvolti nel lavoro interiore non devono mantenere fattori di contatto, buoni o cattivi, con chiunque sia; si deve essere liberi, completamente liberi da contatti con estranei. Ripeto, eccetto le persone dello stesso sangue. Per loro, non si devono prendere misure per cambiare queste qualità di relazione. Non dobbiamo cambiare i nostri contatti con i nostri padri, madri, eccetera. Si cambierà solo la forma di contatto con i nostri padri, madri, zii eccetera. È lo stesso sangue. Gli estranei sono di un altro sangue; un'altra sorgente; interiormente ci devono essere completamente indifferenti. Si deve essere liberi da essi. Senza alcuna schiavitù. Esteriormente, puoi recitare una parte e fare quel che è necessario fare. Quello è affare tuo. L'uomo deve sforzarsi di non identificarsi interiormente e recitare una parte interiormente.

Luc: Ma se ci si proibisce la simpatia verso tutti, non ci mancherà un sentimento, in particolare l'impulso di rimorso, che potrebbe riparare il nostro passato e che è un fattore molto importante del lavoro?

Gurdjieff: Per questo, le persone dello stesso sangue ti basteranno. Hai commesso molti errori verso di loro; è a loro che deve andare il tuo rimorso di coscienza.

Luc: Ma io non ho famiglia.

Gurdjieff: Anche una persona è sufficiente. Nella tua vita passata, puoi usare molto materiale per il rimorso di coscienza, verso questa persona. (A Hignette) In quel caso, ora, se analizziamo, che motivi avevi per fare la tua domanda? La ragione è che hai avuto un contatto con qualcuno, un contatto di tipo di polarità. Si deve lottare tanto di più, devi usare questa lotta per il tuo lavoro. Uccidi in te stessa i fattori che hanno permesso questo contatto con una persona estranea, se è estranea. Se è del tuo sangue non si tocca, è un'altra cosa. Se non mi avete capito, parlate con Mme. De S. Le ho spiegato tutto quello che era necessario.

Hignette: Vorrei soprattutto avere qualche cosa di concreto e come liberarsi di un'immagine ricorrente.

Gurdjieff: Fa quello che fai per molte altre cose. Siediti, sii tranquilla, rilassati con cura. Poi comincia a suggerire a te stessa come a una persona estranea. Con la tua coscienza, tu spieghi al tuo subcosciente che tutto quello è schiavitù e che è idiota avere contatto con chiunque possa essere. Lo spieghi come a un estraneo. Poi lo spieghi a te stessa. Una volta, te lo spieghi dieci volte. E, sarai capace, in fatti, di ricevere come un estraneo queste cose che sto per dirti, e che dirai a te stessa. Come a un estraneo a cui si spiega dieci volte la stessa cosa. Poiché, la tua individualità e il tuo corpo sono esattamente come te e un'altra persona, un estraneo. Per te, il tuo corpo è una persona estranea, la differenza è che è più facile pungere qualcuno vicino che uno lontano. Ora, il tuo corpo è il più vicino; è quindi più facile. Non una, ma dieci volte al giorno, puoi parlare a te stessa. Si deve fare tutto diversamente in questo lavoro; da voi devono essere uccisi perfino gli obblighi sacri. Chi vuole avere la libertà, deve uccidere ogni cosa in sé stesso. Anche se ami Dio o la Madonna, devi ucciderli in te stesso. Anche l'idea da fusi (sic) di credere a un Santo, devi mandarlo al diavolo e il Santo non avrà niente contro di te per questo.
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Luc: Sono molto sorpreso da quello che dici. Poiché io, che vanto di avere molti contatti nella mia vita, ho percepito quindici giorni fa, e sono preoccupato, che non sento più niente per nessuno nelle relazioni con la gente. Sono assolutamente secco e indifferente, continuando sempre a fare le cose che devo fare e continuando a dare il massimo di me stesso nei miei rapporti umani.

Gurdjieff: E pensi di esserci arrivato da solo?

Luc: È il risultato del lavoro.

Gurdjieff: Tranne forse che io ho fatto qualcosa di speciale per te, per farti arrivare a questo? (crede di essere diventato così in modo completamente naturale). Io ho fatto di te un candidato speciale per il lavoro. L'ho fatto di proposito. Come se ti avessi dato una pillola. Tu sei cambiato e io sono contento.

Luc: Ho parlato con qualcuno che mi ha detto che non ha mai provato amore per nessuno. Lo comandava la sua testa. Poi non ho saputo come rispondere, poiché sono colpito dalla stessa incapacità. Qualcosa in me è debole.

Gurdjieff: Perché ricordi questa persona?

Luc: In relazione al lavoro.

Gurdjieff: Il consiglio non ti aiuterà. La tua volontà non basta per cambiarti, devi avere un aiuto esterno.

Luc: Ne sono sicuro.

Gurdjieff: Ho detto a questo giovane uomo che è metà e metà, da una parte l'aiuto esterno: sto per darti qualche pillola, dall'altra parte, lui, da solo, deve lavarsi con l'acqua fredda e fare ginnastica. Le pillole da sole non possono aiutarti. L'esercizio da solo non può aiutarti senza le pillole. Le due cose insieme possono cambiarti in una o due settimane.

Alain: C'è un impulso che sto provando a coltivare per il mio lavoro e che credevo buono. Era il cercare una chiara intelligenza logica, con la logica, che il mio corpo obbedisse. Avevo un modo speciale. Il mio pensiero distaccato dal mio lavoro personale. Ed ho trovato al momento un'inclinazione o piuttosto una sorpresa di esistere, che credevo essere capace di intensificare, che potesse aiutarmi, a richiamare uno sforzo più potente. ma ho capito che è esterno, che il lavoro è diviso in due; che la prima parte del lavoro ha più forza in proporzione a quanto lo si fa, e mi chiedo se è buono continuare.

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Gurdjieff: Posso dirti una cosa. Abbiamo una proprietà. Se sei su un buon percorso, la natura ti mette dentro immediatamente un'idea; essa cristallizza in te l'esatto fattore per calmarti e impedirti dal continuare sulla buona strada. Più sei sulla buona strada, più la natura usa queste cose. Nella vita succede così. Quindi dovrai fare questo: diventerai calmo in un buono stato; ti sederai, molto tranquillamente (lo farai per una o due settimane in un mese). E non crederai più a niente e nessuno. Fai un programma. Quando non hai un programma, qualsiasi cosa, anche idiota, priva di valore, marcia, ti può comandare. Fidati solo del programma che avrai fatto in uno stato speciale. La cosa principale e fare questo programma: come vuoi comportarti, cosa vuoi fare, i rapporti che vuoi avere con ogni persona; questo è un programma. E credi solo a questo. E anche se viene Dio a disturbarti e dirti di fare qualcos'altro, non Gli credere. Forse è venuto giusto per farti uno scherzaccio. Fai solo quello che hai deciso nel tuo stato speciale.

Alain: Ma è difficile credere che lo spostamento del pensiero basterà ........ , l'impulso. (But it is difficult to believe that the movement of thought will suffice to bring about the much sought after fire, the impulsion.)

Gurdjieff: Allora ti perderai sempre; sarai sempre come sei. È il cane, il diavolo che la natura mette in te. A causa di questo, non credete niente. Manda al diavolo anche Dio. Non credere in Dio. Ma solo nel programma che hai fatto. Tu hai capito che sto dicendo una cosa importante. Questo stato non può venire spesso. Ma si può avere una o due volte al mese; seduto, calmo, accorgiti dei tuoi tre tipi di muscoli e poi pensa in maniera assoluta e imparziale. Consiedera il tuo stato, la tua classe, il tuo carattere, e come fare tutto quello che devi fare nei mesi a venire. Che rapporti, per esempio, vuoi avere con questo uomo o quella donna. Il programma stilato, lo metti nella vita e fai solo quello che corrisponde al tuo programma. Nella vita ci sono migliaia di persone che vogliono comandarti. Manda al diavolo il mondo intero; credi solo al tuo programma e alle tue decisioni. È la sola strada esatta per te; le altre non esistono, non esiste nessun altro modo; ci sono molti cani che la natura mette in noi espressamente per indebolirci. Alla natura forse interessa che ci siano meno persone sulla strada giusta.

Lanctin: Signore, 

Monsieur, until several months ago, I tried to free myself from external influences and in particular in my relation with others. But I have run up against a rather grave obstacle, the difficulty of establishing a relationship with people. I see well what I ought to ask them, but when I am in contact with them, I do not see what they can ask me and I can never make other than a superficial contact.

Gurdjieff: Then, hurry up and expect nothing of the work. It is only after that you will be able to have results. Do everything without identifying yourself internally and, externally, play a role. This role is to be exactly as you were before. Act around each as you have done until now, without letting him know externally that you are
working. No one must notice that you do something. Expect nothing. Do only
your task. Do not identify internally with anyone or anything. This is your task.
Be exactly as before, it is the role that you must play. Automatically you have
changed and you cannot be as you were before; this will make you understand
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what this is and understand why I call this "to play a role". Do not let him see
that you are doing something exceptional. Search not to enlighten, to send rays
outside, you are not strong enough; you have not the possibility of doing it. One
must never expect; leave things to be done as before. Your friend was idiotic?
Let him be idiotic, and keep the same relationship. He was intelligent? Let him
be intelligent. Show him that nothing has changed. This is called playing a role.

Lanctin: To tell the truth, I had understood this for the old relations that I knew. But for the new, I did not know them before and I do not know how to establish my role.

Gurdjieff: It is yet easier. You remember how you were six months previously and you do
as you would have done six months earlier. Not more, not less. You remember
how you would have been with her six months ago; and what you have gained,
you hide it from her. When everything shall have been decrystallized you will be
able to be a new person. I have said a million times not to use that which you
have gained; today, be content to work and expect nothing. And if you have
gained something, do not use it in life. It is a serious task that you must
accomplish; that no one notices that you are something. Not only must one do it,
but even as a task, as a special work, without erring. You must do it like a task, to
continue to do that which you did before.

Phillippe: Just now, in speaking of the family, you enumerated the father, mother, uncle, but
not the, wife and the children; are they of the same blood? The children are the
same blood, but the wife?

Gurdjieff: It is the same blood if you have children because the blood is then mixed with that of the wife. But if you marry and you do not have children, it is not your blood, and you can send your wife to the devil. If you have children, she is of your family. With children the relations must be completely different; the whole world knows that. The bloods are mixed when there are children. In that which concerns children, it seems better to decrystallize certain factors, certain weaknesses, about a child. If you work you must work on your weakness: your weakness consists in thousands of things. For example, your child draws always on your love - proper; automatically, you do not love it. This must not exist. If you work, all your work must have the same value for you. These little things prove to me that you work not on yourself; you make differences between your children. One of your children, for example, touches unconsciously one of your weaknesses. Because of this you can arrive at detesting it; this child, little by little, begins to offend you; in continuing, if this repeats itself, it can crystallize in you some factors of hatred; and if these factors continue to crystallize, it can happen that a father kills his son. His worst enemy can be his son. You must do your work. Your children must have the same value for you. All are your blood. Through them you can have a contact with your wife. There exists, pertinent to this, in Asia an original thing. Over there one calls the Fatma. But when she has
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a child, her husband calls her Padgi, that is to say "sister", and the wife calls her husband Kardavate, that is to say, "brother". They are named brother and sister, they are not longer husband and wife. It is absurd and at the same time it teaches. And this comes to us from very remote times.

Phillippe: If a child has horror that the father embrace the mother or touches her arm in front of him, one must avoid it and not touch his mother in front of him?

Gurdjieff: Sì.

Phillipe: And it is right that this be very strong in the child?

Gurdjieff: I am going again to explain to you among other things, something oriental. When a child arrives, after this moment the father and mother must figure that life is finished for them; their life, their satisfactions, all is sacrificed for their children. They do everything for their children and refuse themselves everything. They are . father and mother, their life is finished. Their aim is their child, they must do all for him, even kill, even steal, some bad actions - for their children.

Le Prudhomme: There is a question on the same subject that I want to ask you. Our attitude towards one another. We have to act among ourselves in the teaching as with the people outside?

Gurdjieff: Here, it is not the same thing. Here there are comrades. You can make a
compromise with your conscience. You know that the first commandment is that
the hand wash the hand. Do you understand? If the right hand does not wash the
left, the left does not wash the right. If the right doesn't do this (Gurdjieff makes a
gesture of washing his hands), the left hand does not do that. If you don't do
good to your comrades, your comrades will not do good to you. If you do good,
they are obliged to help you.

Le Prudhomme: Because for me my comrades have become kindred and more dear than my family.

Gurdjieff: It is because you need them, but you must not be a slave.

Le Prudhomme: It is a privilege that I have never felt.

Gurdjieff: But without sentiment, without identification; it is the thought that must be like that.

Le Prudhomme: I cannot distinguish it.

Gurdjieff But with your consciousness, you must not be slavish; that which is good today, can tomorrow be bad. Tomorrow a comrade can behave toward you as to a stranger. And that your sister cannot do. Doctor, I shall talk with you in a week. I am sure that you will agree with; and you, Mme Dubeau, you can do some good work for me if you follow the advice of the mirror.
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